Workshop Personal Canvas, il buon lavoro che voglio

L’abitudine è il vero nemico dell’innovazione: ci fornisce uno schema consolidato – tuttavia immutabile – di una realtà che troviamo confortevole, ma che, in fin dei conti, non rispecchia del tutto l’ambiente che ci circonda. Io stesso, negli anni, attraverso radicate consuetudini, ho sviluppato un modello granitico, che consideravo applicabile in ogni circostanza. personal_canvas-89BASSETuttavia, mi sono reso conto di non potermi adeguare così velocemente ai cambiamenti richiesti dal mercato. Ecco perché, oggi, mi trovo qui alla presentazione dell’Workshop Personal Canvas: il primo, difficile passo per valutare, descrivere e ridefinire me stesso.

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Il punto di partenza è un esercizio che ha lo scopo di estrinsecare il mio modello attuale di business. Pochi gli strumenti necessari: un foglio suddiviso in nove aree tematiche, riassunte in elementi chiave e comprensibili in modo intuitivo; un blocchetto di post-it e un pennarello, che rappresentano il mio flusso di coscienza; io, che devo riempire i “vuoti” di questa tela, aggiungendo, togliendo o spostando idee da un concetto di base all’altro.

Un percorso introspettivo che mi permette, attraverso il linguaggio visuale, di focalizzarmi sui diversi aspetti della mia personale mappa concettuale; di risolvere i punti critici, o, al contrario, di potenziare i miei punti di forza; di esplorare nuove alternative possibili, giocando con gli elementi base della tela; d’imparare a comprendere le esigenze del cliente e a comunicargli, nel modo più efficace, il valore delle mie idee. Il punto di arrivo è ottenere un modello di business dinamico, in grado di modificarsi e adattarsi a ogni nuova necessità.

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Alla fine di questo viaggio, come un artista nelle diverse fasi di produzione di un autoritratto, potrò mettere a confronto due differenti rappresentazioni di me stesso: la prima, un bozzetto, caratterizzata da tratteggi approssimativi e nella quale venivano evidenziati, qua e là, solo alcuni caratteri distintivi del mio viso. La seconda, il risultato compiuto di un’attività artistica. Un volto ricco di dettagli, molto più realistico. Un volto che, nella sua visione d’insieme, finalmente, mi rispecchia appieno.

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